Progetto confinanziato dal programma Erasmus+ VET, Azione Chiave 2 partenariati strategici per l'innovazione
GARDENISER pro
Gardeniser pro mira a creare e testare un percorso formativo innovativo ed europeo a supporto dello sviluppo professionale di una nuova figura, quella del coordinatore di orti urbani condivisi (garden-organiser=GARDENISER), che ne rafforzi conoscenze, abilità e competenze, sperimentandone la validazione degli apprendimenti attraverso il sistema ECVET, al fine di creare le basi per il suo riconoscimento nei sistemi di istruzione e formazione professionale a livello regionale e nazionale, favorendone così l’occupabilità.
La storia del progetto Gardeniser
In linea con l'iniziativa prioritaria della strategia Europa 2020 "Un'agenda per nuove competenze e nuovi lavori", la figura professionale del Gardeniser può essere annoverata tra i cosiddetti “green jobs”, trovando di fatto la sua naturale collazione all’interno di quel settore nuovo e strategico, ad alta potenzialità occupazionale, che viene definito green economy. La proposta progettuale prende infatti le mosse dall’approfondimento attraverso il progetto europeo EU’GO del funzionamento e della poliedricità dell’orto urbano condiviso quale luogo di socialità, inclusione, partecipazione e cittadinanza e dall’individuazione, grazie al precedente progetto Gardeniser, di una figura chiave di coordinamento al loro interno, a metà tra l’educativo e il tecnico. I due sopracitati progetti europei sviluppati all’interno di LLP da partner e personale coinvolti nel presente progetto Gardeniser pro, hanno delineato non solo un ambito professionale innovativo ma hanno anche fatto emergere la necessità di un intervento sulla formazione e sul riconoscimento delle competenze della figura del garden-organiser. La situazione del Gardeniser in Europa, che va di pari passo a quella degli orti urbani condivisi, è molto eterogenea: paesi come la Francia o il Regno Unito ne prevedono ad esempio una formazione di base; in Italia, benché di fatto nella realtà degli orti tale ruolo esista, il gardeniser non è ne riconosciuto né ha accesso a percorsi di formazione o riconoscimento.
La figura del Gardeniser
Spesso il coordinatore di orti urbani condivisi è un ortista ma non un animatore/educatore e manca quindi di una preparazione nell’ambito del sociale e dell'inclusione di persone a rischio marginalizzazione; viceversa vi sono casi in cui esso è un educatore/animatore ma carente nel campo tecnico della cura del verde; fondamentale è inoltre il ruolo del gardeniser nella comunicazione verso l’esterno, essendo di fatto un mediatore tra i cittadini che partecipano all’orto e le istituzioni, e nell’organizzazione e gestione della sostenibilità dell’orto stesso. Ne emerge pertanto una figura complessa e la necessità di rispondere ad un bisogno di formazione che includa apprendimenti in diverse aree. Gardeniser pro punta, attraverso la cooperazione internazionale tra partner con background e expertise diversificate nel campo dell’educazione, degli orti urbani e della formazione professionale di Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia e Grecia, a costruire un format europeo in ambito VET trasferibile, grazie al sistema dei crediti ECVET, ed alla creazione di un brevetto da gardeniser conseguibile attraverso tale percorso.
Le azioni del progetto
Una piattaforma online verrà creata per mettere in connessione i profili dei Gardeniser che conseguono tale brevetto e la rete degli orti urbani nazionali ed internazionali, quale strumento di facilitazione dell’incontro tra domanda e offerta lavorativa.
La qualità e l’omogeneità del format formativo e del relativo sistema di validazione sarà assicurato da un training for trainers internazionale attraverso il quale 2 gardeniser per ciascuna organizzazione saranno formati e preparati ad erogare il corso per Gardeniser precedentemente studiato e messo a punto.
Una volta costituito quindi il pool di formatori europei, il percorso Gardeniser pro sarà rivolto a 20 aspiranti Gardeniser di ciascun paese partecipante, ovvero a giovani ed adulti che si occupano già a vario titolo di orti urbani condivisi, sia nel settore pubblico che privato, e che vogliono arricchire o completare le competenze necessarie a svolgere il ruolo di COORDINATORE DI ORTI URBANI CONDIVISI. La sperimentazione mirerà inoltre a costruire le condizioni per una sostenibilità dell’azione anche dopo la fine del progetto, grazie al coinvolgimento di enti locali che gestiscono i curricula VET e alle sinergie che si costruiranno nel campo professionale specifico tra pubblico e privato, tra enti di formazione e mondo del lavoro.
Parte integrante del percorso formativo per aspiranti gardeniser sarà una esperienza di tirocinio lavorativo a livello locale e, per 8 dei partecipanti di ciascunA organizzazione, a livello internazionale presso le organizzazioni partner, per migliorare, attraverso la pratica, competenze specifiche e trasversali e, per chi andrà all’estero, fornire una opportunità di internazionalizzazione delle stesse.
Il sito europeo del progetto
Un sito web europeo dedicato al progetto è online e disponibile qui: www.gardeniser.eu
Gli ultimi sviluppi del progetto e tutti i risultati del progetto saranno pubblicati e accessibili sul sito.
Il partenariato europeo
Gardeniser pro è un partenariato strategico per lo sviluppo dell’innovazione della durata di 35 mesi, un progetto che coinvolge 5 organizzazioni di 5 Paesi europei: REPLAY NETWORK (ITALIA) come applicant e coordinatore, Pistes Solidaires (FRANCIA), Federation of City Farms and Community Gardens (REGNO UNITO), PETRARCA - EUROPEISCHE AKADEMIE FUR LANDSCHAFTSKULTUR-DEUTSCHAND E.V. (GERMANIA), ECTE - European Center in Training for Employment (GRECIA). Gardeniser pro mira a creare e testare un percorso formativo innovativo ed europeo a supporto dello sviluppo professionale di una nuova figura, quella del coordinatore di orti urbani condivisi (garden-organiser=GARDENISER), che ne rafforzi conoscenze, abilità e competenze, sperimentandone la validazione degli apprendimenti attraverso il sistema ECVET, al fine di creare le basi per il suo riconoscimento nei sistemi di istruzione e formazione professionale a livello regionale e nazionale, favorendone così l’occupabilità.