Promuove di un approccio integrato che combina alle pratiche di educazione non formale tipiche dello youth work l'apporto della pratica psicoanalitica di matrice lacaniana. Entrambi sono approcci che sostengono la capacità di resilienza, ovvero la capacità di fronteggiare efficacemente le contrarietà della condizione di esule dei giovani migranti, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti. ll progetto si propone di elaborare, testare e condividere un metodo di lavoro con coloro che lavorano con giovani migranti che hanno richiesto asilo arrivati in Europa, giovani rifugiati e seconde generazioni, creando uno strumento da utilizzare nei processi di prevenzione del radicalismo.